Gli storici del ciclismo stanno lavorando alle ricerche ma al momento la giornata di oggi al Giro d’Italia sembra essere stato un inedito assoluto per la corsa rosa. Gli atleti, alla partenza della frazione odierna da Morbegno, si sono opposti a percorrere i 258 chilometri previsti. La carovana rosa ha così evitato il passaggio suggestivo sul Lago di Como partendo poi da Vigevano, 100 chilometri oltre.
Si è vissuta dunque quella che molti hanno definito una piccola Gran Fondo, risolta poi da una fuga che ha portato Josef Cerny alla vittoria. Ma a far discutere tutta la giornata tifosi e addetti ai lavori è stato lo ‘sciopero’ improvvisato dei corridori. il gran patron della corsa Mauro Vegni al processo alla tappa è stato un fiume in piena: “I premi sicuramente oggi non li pagherò, perché non c’è stata gara e neanche nella mezza gara c’è stata gara. A fine Giro tirerò una linea, perché ci sono state altre cose che non mi sono piaciute, come la Jumbo Visma andata via”.
Queste le parole di Vegni una volta saputo della protesta: “Sono veramente arrabbiato, dopo tutti gli sforzi fatti per arrivare a Milano questa è una gravissima mancanza di rispetto. Pioveva ma c’erano 13 gradi, quindi c’erano le condizioni per correre in massima sicurezza. Ho saputo della protesta di alcuni corridori meno di un ora prima della partenza da Morbegno, se qualcuno sostiene il contrario come sto leggendo su Twitter (come scrive Gazzetta il sindacato dei ciclisti) o lo provano oppure riceveranno le lettere dei nostri avvocati. Abbiamo portato avanti il Giro in una situazione davvero difficile per l’emergenza sanitaria, garantendo il lavoro anche ai corridori e alle squadre. Oggi hanno fatto male a se stessi e al ciclismo. Ora lasciateci arrivare a Milano, poi qualcuno pagherà”.
La gara oggi non c’è proprio stata, andatura da cicloturismo per il gruppo maglia rosa e una fuga con poche emozioni. Sulla giornata è intervenuto anche Vincenzo Nibali: “Tappa accorciata? L’ho saputo quando sono arrivato al foglio firma, prima nessuno aveva parlato con me. La motivazione vera e propria non la so. Ho scoperto che ce lo avevano comunicato tramite una chat di Telegram, ma non è il modo di dire certe cose. Questa mattina siamo partiti sapendo di prendere la pioggia. Difficile poter dire se questa è una decisione giusta o meno”.