Il Tour de France dei sospetti sta per volgere al termine con la sfilata di domenica 18 luglio sugli Champs-Elysées. Non è stato certamente un Tour memorabile ed emozionante, per lunghi tratti noioso e con il finale già scritto da subito quando Tadej Pogacar ha “cannibalizzato” nelle prime salite la classifica generale, annullando ogni velleità dei rivali e dando dimostrazione di forza fino alle ultime tappe quasi ridicolizzando i propri avversari diretti.

Il Tour dei sospetti perché ha fatto ritornare a brutti ricordi l’irruzione della Gendarmerie francese nelle stanze di hotel e veicoli della Bahrain, perquisiti fino a tarda notte e nessuna comunicazione ufficiale. Ancora sospetti quando Pogacar alla fine di ogni impresa, dove strapazza gli avversari, deve quasi giustificarsi per le sue prestazioni, parlando di controlli, di dati, di potenza quasi per mettere in ombra il talento che al momento risulta fulgido e limpido.

Ma nel gruppo si sta alzando sempre di più il rumore di fondo del sospetto, il quotidiano svizzero Le Temps parla di tre ciclisti in classifica – senza fare nomi – che si sarebbero messi a indagare non tanto sulle prestazioni e stato di salute di Pogacar ma sulla bicicletta.

“C’è uno strano rumore. Lo sento durante l’andatura. Viene dalle ruote posteriori. Uno strano rumore metallico, come una catena mal regolata. Non l’ho mai sentito da nessuna parte”, ha detto un ciclista al giornale svizzero. Ma la bicicletta di Pogacar non sarebbe l’unica a fare questo rumore metallico, sarebbero state segnalate altre biciclette. Gli stessi ciclisti in gara si sono messi a indagare su un presunto motorino di nuovissima generazione innestato nel gruppo del cambio.

Questo sospetto e queste voci sono girate negli ultimi giorni nel gruppo, a tal punto che Pogacar ha rilasciato questa dichiarazione a fine tappa: “Non lo so. Non sentiamo alcun rumore. Non usiamo nulla di illegale. Sono tutti materiali Campagnolo, Bora. Non so cosa dire.”

La pratica Tour de France è ormai archiviata, ora lo sguardo volge ai giochi Olimpici di Tokyo con la prova in linea sabato 24 luglio, su di di lui la leggenda Eddy Merckx non ha dubbi: “Vedo in lui il nuovo Cannibale”, ha detto Merckx di Pogačar. “Ha già vinto un Tour e normalmente vincerà il secondo. È estremamente forte. Lo vedo vincere diverse edizioni del Tour nei prossimi anni. Se non gli succede nulla, può sicuramente vincere il Tour de France più di cinque volte”.

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